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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 Che siccome che noi su Moon Base facciamo un sacco di cose, ma piu' che altro cazzeggiamo allegramente, abbiamo un sacco di tempo per pensare a iniziative balzane come il Risorgimento di tenebra. Prima di tutto cosa e' Moon Base? E' un gruppo di FB nato per condividere la passione per la fantascienza, il fantastico, le serie tv del passato come U.F.O., Star Trek, Spazio 1999 e affini. E' un gruppo serio? No decisamente no, è un gruppo dove si cazzeggia, ci si diverte, si impersonano ruoli, si conoscono persone e, soprattutto, non ci si prende sul serio. Con queste premesse vi racconto di Risorgimento di tenbra. Risorgimento come periodo storico, ma anche come risorgimento di cadaveri putrefatti altrimenti detti Zombie. Quindi un bel 1800 pulp, horror, steam punk, zombesco e chi piu' ne ha piu' ne metta. Presto altre informazioni sempre su questi stessi schermi.
 Allora ..... il film e' uscito da un po' e io non mi decidevo a gardarlo. La verita' e' che tutti quelli che conosco e lo hanno visto me ne hanno parlato male. Alla fine mi son detta: "E' un film di Carpenter, va visto a prescindere. Poi saro' io a dire se mi e' piaciuto o meno" Ecco, ora posso dire che non mi e' piaciuto. L'ospedale psichiatrico e le peudofighe, l'elettrochoc e altre amenita' mi hanno ricordato molto Sucker Punch, altro film da dimenticare. Per il resto e' tutta roba gia' vista. L'atomesfera da incubo e' totalmente assente, questo film non farebbe paura nemmeno a un bambino di 6 anni. L'andamento della storia si intuisce quasi subito, togliendo allo spettatore il gusto della sorpresa. L'unica cosa decente, quella che sembrerebbe essere la fine, ma che in realta' non lo e', viene rovinata dalla vera fine, banale, scontata e prevedibile Diciamo che se fosse stato un episodio di una qualche serie horror/soprannaturale diretto da uno sconosciuto regista, sarebbe stato dignitoso, ma da Carpenter mi aspetto altro.
 NON SOLO NERD ^____^ La coppia Simon Pegg/Nick Frost e' collaudata. Ricorderete sicuramente Shaun of the dead, il piu' bel film sugli zombie realizzato negli ultimi anni. Qui i nostri amici sono due Nerd, fanatici di fumetti e fantascienza, che vanno oltreoceano per la convention piu' famosa del settore. Poi decidono di ripercorrere le tappe piu' importanti dei presunti avvistamenti di extraterrestri (Area 51 et similia) Lungo la strada incontrano Paul, un vero alieno che e' inseguito dall'FBI. I nostri amici decidono di aiutarlo e questo portera' a disavventure inenarrabili. Film pieno di citazioni: da Star Wars a X files ai Blues Brothers, divertente e intelligente. Come al solito "English do it better", qualunque cosa si intenda per "it". Film per Nerd, ma non solo…. film per chiunque voglia passare un paio d’ore divertendosi intelligentemente. Secondo me varrebbe la pena di vederlo in Inglese, cosa che faro’ sicuramente. Il doppiaggio comunque e’ riuscito e, persino Elio che doppia Paul, dopo i primi momenti un po’ stonati, riesce ad essere credibile. Che altro dire? Andate a vederlo
 Sauro Badalamenti, investigatore assicurativo. Non so a voi, ma a me "investigatore assicurativo" non evoca crimini forti e violenti. Magari un furto simulato o un capannone incendiato per frodare l'assicurazione. Ma anche le cose piu' semplici e ben studiate possono andare a finir male, e chi di voi ha visto Fargo non puo' che darmi ragione. Per esempio nel capannone andato a fuoco possono restare arse vive delle persone, un sacco di persone. In un furto simulato, qualcuno puo' inavvertitamente sparare un colpo e bam.... ecco che ci scappa il morto. A dire la verita' in Torre di controllo di morti ce ne scappano parecchi, e quasi tutti uccisi in malo modo. Ma per ognuno di loro c'e' una spiegazione che non e' banale ne' scontata, a tal punto che solo all'ultimo capitolo sono riuscita a mettere insieme tutte le tessere del mosaico e a trovare un collegamento fra tutti quei cadaveri. Sauro Badalamenti potrebbe essere il vicino della porta accanto, non e' un mega detective armato di pistola che ogni tre capitoli fa una scazzottata o spara a qualcuno. La sua amica Miranda, antropologa forense, e' molto lontana dalle strafighe fintissime di CSI, Bones e affini: lei e' verosimile, anzi vera. La storia, forse anche perche' e' ambientata a Milano in luoghi che conosco bene, potremmo leggeral sulle pagine dei giornali e non stupircene. Bravo Giu, sarebbero 3 stelle e 1/2, ma anobii il mezzo non lo permette. Torre di controllo di Giuseppe Foderaro Sangel Edizioni
Oggi vorrei segnalarvi una bella iniziativa che potete trovare sul blog di Gianluca Santini: Adotta un film. Dovete scegliere un film, o anche solo un personaggio, e adottarlo per cercare di salvarlo da un possibile remake. Io ho scelto un classicone western intramontabile: " Ombre rosse" di John Ford.
Se anche voi volete anche adottare un film, basta andare alla pagina " Iniziativa Adotta un film" e commentare il post con il titolo del film scelto.
 Alla fine mi sono decisa a vederlo.
Vi ricordate il film "Rosencrantz e Guildenstern sono morti”, in cui I due protagonisti sovvertono inconsapevolmente le leggi della fisica, della matematica e della logica? Ebbene, qui pure accade qualcosa di simile. Come puo’ una statua di cera del Madame Tussaud camminare, parlare, correre e combattere con un’agilita’ sorprendente? “Non può” direte voi….. e allora guardatevi The Expendables e vi ricrederete. Il film di per se e’ godibile, nulla di che, un action movie con un sacco di effetti speciali. Se lo avessero interpretato degli illustri sconosciuti non sarebbe andato a vederlo nessuno. Invece il cast e’ composto da stari di Hollywood e oltremanica. Diciamo che si salvano Jason perche’ e’ giovane (e figo, aggiungerei), e Dolph, che e’ un over ’50 ben conservato, ma con tutte le sue belle rughe al posto giusto.Mikey Rourke sembra un pugile che ha beccato botte in faccia per 1287 round. Schwarzie fa una comparsata di 5 minuti, perfettamente inutile ai fini della trama, e non si capisce come uno di piu’ di 60 anni (tanti ne ha il nostro ex-Terminator) possa essere il top in quell genere di lavori. Perfino il mio adorato Jet Li, che si avvia ormai verso la cinquantina, e’ bolso e ridicolo. La palma d’oro pero’ spetta a Stallone che e’ al limite del grottesco. Guardi la sua faccia e ti senti a disagio, come se ci fosse qualcosa che non va.
Detto questo, ho visto che ci sara’ un seguito che naturalmente non mi perdero’….. pero’, insomma, ci sono tanti ruoli da nonno. Qualcuno lo dica a questi signori, eh?
 Sono andata a vedere questo film a scatola chiusa. Mai vista una sola puntata della serie tv e di conseguenza non avevo idea di che parlasse. Inoltre, i film italiani di solito non mi piacciono e qusi tutti gli attori italiani non mi piacciono. Diciamo che gia' partivo un po' prevenuta, ma mi sono voluta fidare del giudizio dell'amico con cui sono andata a vederelo, che e' un fan sfegatato della serie tv. Sorpresa, sorpresa. Questo film e' bello e mi e' piaciuto. Una satira sopra le righe, a volte surreale, delle fiction tv e di certo cinema spazzatura (cinepanettoni e affini) con attori di tutto rispetto. Pannofino e' incredibile. Lo conoscevo solo come doppiatore, invece e' un attore bravissimo. Non da meno la Guzzanti jr che recita sempre, anche quando non apre bocca Insomma, ve lo consiglio per un paio d'ore di relax divertente e intelligente.
Oggi voglio fare della spudorata e palese pubblicita' ad un sito a cui collaborano alcuni amici Il nome del sito è BORDERFICTION - STORIE DI FRONTIERA: zone oscure e narrativa della tensione Gli argomenti trattati sono i piu' disparati: recensioni di libri, di film, racconti, rubriche, video. Questa la presentazione degli autori: Potrebbe non avere tutti i torti chi sostiene che di conversazioni sulle nuove frontiere del thriller, noir post-moderno o contaminazione dei generi letterari, se ne senta il bisogno quanto di un buco in fronte. E allora che senso ha, in questo panorama, il lancio di Borderfiction? Il senso che, anche se spesso di troppe parole si muore, esiste pur sempre l'aspirazione a dire qualcosa di nuovo. Il senso che, nel fare riferimento alla frontiera, prendiamo semplicemente coscienza che la frontiera è ormai la nostra realtà quotidiana. Il senso che è sempre più percettibile il peso di un'era in cui tutto sta diventando terra di nessuno, un limes dove razze, clan e culture si confondono, i limiti sbiadiscono in un crepuscolo informe dove non c'è più posto per vecchio e nuovo o bene e male e la tensione si fa palpabile. E poiché le storie sono lo specchio delle nostre vite, tale rimescolamento è già tracimato nella narrativa, dove ormai gli steccati sono stati abbattuti e la contaminazione è la regola. Per alcuni anni si è detto che il noir è l'unico genere in grado di raccontare la società moderna. Può darsi, ma se l'affermazione puzzava già di vecchio allora, oggi si è andati ben oltre e la scomparsa dei generi letterari non è che il riflesso di un mondo che può contare su una sola certezza: quella dell'ineluttabilità del cambio che ci sta travolgendo, dello sgomento, ma anche della curiosità, verso i nuovi scenari che cominciano a delinearsi, assumendo nelle interpretazioni più pessimiste contorni angoscianti, come, per esempio, quelli della Strada tratteggiata da Cormac McCarthy.
Borderfiction è innanzitutto uno spazio a disposizione di chi, con le parole e le immagini, vuole raccontare le ombre proiettate da questo cambio, da questa nuova frontiera, con le sue zone oscure, le sue sinistre tensioni, le sue sfide. Ma Borderfiction è anche eventi, presentazioni di libri, denuncia di crimini ambientali e molto altro. Stay tuned for more!
 L’anno scorso mi capito’ di vedere una miniserie inglese della Carnival Television, 3 puntate di un’ora l’una. Il titolo “ Whitechapel” lasciava presagire l’argomento: qualcosa di collegato a Jack the ripper. Infatti la serie, ambientata ai giorni nostri, è incentrata su un serial killer che emula dettagliatamente i dellitti del suo piu’ famoso predecessore. Nonostante l’argomento sia gia’ stato sviluppato in tutte le salse e quindi la trama sia in qualche modo un po’ stabilita, la serie e’ bella. Atmosfere cupe, personaggi ben delineati, una umanita’ varia, onesta, corrotta, buona, bastarda. Finale per nulla scontato, che lascia l’amaro in bocca. La serie è autoconclusiva e nulla faceva presagire un seguito. Invece ecco qui a sorpresa un Whitechapel 2. Sempre 3 puntate da un’ora l’una con gli stessi personaggi. L’ispettore onesto ma con carriera bruciata, il sergente che ne ha viste di tutti i colori, il commissario corrotto e quello che mira al potere. Ancora un collegamento con fatti del passatorealmente accaduti: i gemelli Kray che tra gli anni ‘50 e ‘60 furono coinvolti in rapine, racket, omicidi, torture (uno dei gemelli era schizofrenico). Ancora atmosfere cupe e, oserei dire, un po’ weird e la sensazione che qualunque cosa si faccia, non sara’ mai abbastanza per far venire a galla la verita’ perche’ ci sono cose/persone piu’ grandi di noi che ce lo impediscono. La prima stagione si trova in italiano, era stata trasmessa su sky l’anno scorso La seconda e’ stata trasmessa in Inghiltrra a ottobre 2010. Ci sono sicuramente i sottotitoli in inglese, in italiano non so, pero’ la lingua e’ abbastanza comprensibile.
Lei è qui Devo dire che Gargoyle mi sta abituando bene. Tutti i libri che ho letto fino ad ora li ho votati 4 stelle se non 5 (5 è il massimo). Anche Il Diacono si merita le sue 4 belle stellette e sta a buon diritto accanto a illustri colleghi come L'estate della paura di Simmons, La ragazza della porta accanto di Ketchum e molti altri. L'unica critica, se di critica si puo' parlare, e' da fare alla lunghezza. Io avrei sfrondato 50 pagine, ma solo perche' non amo i libri troppo lunghi. Per il resto e' un bel libro, e' scritto bene e ti cattura. Parla di esorcisti e di posseduti, anzi no, di incarnati, di profezie ancestrali, del 3 segreto di Fatima e dell'arrivo di ..... eh no, il resto lo dovrete scoprire da soli. Consigliato a chi ama l'horror bello tosto Il Diacono di Andrea G. Colombo Ed. Gargoyle http://www.horror.it
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