Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
I quasi adattidi Peter Hoeg
- un collegio speciale per ragazzi quasi adatti
- quasi normali
- quasi pronti per essere inseriti nella societa'
- ma che fine hanno fatto tutti gli orologi?
- e come mai questa strana selezione naturale?
[We Can Be] Heros
di Autori Vari
[super]eroi improbabili
racconti divertenti di improbabili (super) eroi e non
...perche' salvare il mondo non e' sempre una faccenda seria ^^
"Quando nel mondo appare un vero genio, lo si riconosce dal fatto che tutti gli idioti fanno banda contro di lui" (J. Swift)
I N D I S P O N E N T E il nostro Ignatius e' la persona piu' indisponente che esista, antipatico fin dalle prime pagine. esagerato in tutto anche nella mole. misogino, ipocondriaco, paranoico, convinto che il mondo debba adeguarsi a lui e non lui al mondo. refrattario a qualunque tipo di lavoro. convinto di essere nel giusto, sempre e comunque. e nonostante si cacci in situazioni assurde e pericolose, alla fine riesce sempre ad uscirne, in un modo o nell'altro
Geniale voto: 8/9
Quando la vita e' una telenovelavite parallele di Pedro Camacho, scrittore di drammi radiofonici e Mario, potenziale scrittore in erba nella Lima degli anni '50.
“Oh, che importava? Questa notte, questo fuoco, la cessazione dell’ansietà e la sensazione di vivere, se pur non aveva uno scopo, era, comunque, essenzialmente romantico! I fumi del vino conferivano una sorta di eroismo al loro fallimento.”  "Belli e dannati" di F. S. Fitzgerald, e' la storia di una coppia di giovani, belli e ricchi. Lei e' bellissima e corteggiatissima. Lui diseredato dal nonno, cerca in tutti i modi di riconquistare la sua eredita' perche' non e' in grado di affrontare una vita diversa. Sprofondano in una spirale di feste e di alcool dalla quale non riescono piu' a tirarsi fuori, incapaci di abbandonare l'eta' dell'innocenza e farsi carico delle responsabità che la vita adulta impone.
Il diciottesimo vampiro di Claudio Vergnani
"...sbarco il lunario uccidendo vampiri. Non è un compito difficile, ed è sempre meglio che lavorare. lo e i miei compagni li distruggiamo durante il giorno, mentre dormono il loro sonno di morte, nascosti nei loro miserabili covi. Non possono reagire. Un paio di colpi di mazzuolo ed è fatta. Forse non è il mestiere più bello del mondo, ma è facile e socialmente utile. Non occorrono coraggio o particolare determinazione. Non serve essere animati dal sacro fuoco della giustizia. Serve solo un po' di pratica e tanta disperazione. Per certi versi è come la disinfestazione di topi o insetti: fai quello che devi fare, sopportando il disgusto, e poi te ne torni a casa. Sempre che non si finisca per esagerare, per passare la misura. Il problema è che non sapevo che esistesse un confine. L'ho saputo solo dopo averlo oltrepassato. E, a quel punto, tornare indietro non era più possibile..."

Horror ma non solo Questo libro comincia come un romanzo di formazione, continua come un giallo intricatissimo per trasformarsi infine in un horror ma non un horror di quelli splatter.... qualcosa di molto piu' sottile e meno palpabile, talmente verosimile che alla fine non capisci quanto ci sia di vero e quanto di inventato... perche' i posti descritti io li conosco tutti per frequentazione diretta e alcune delle cose raccontate nel libro io le ho vissute da piccola (processione coi Cristi, per non parlare delle volte che sono stata sul Monte Maggio/Montebuio) ora non mi resta che attendere la bella stagione e tornare a fare una gita da quelle parti .... se trovero' il coraggio ^^
Nudo e crudoConfesso che ero un po' prevenuta nei confronti di questo libro e del suo autore. Non di lui in particolare, quando comprai il libro nemmeno sapevo chi fosse. Prevenuta nei confronti di chi per tutta la vita fa altro e ad un certo punto decide di scrivere un libro. Eppure lo scorso anno ero stata gia' piacevolmente stupita da un'opera prima di "non scrittore" (L'ultimo vampiro di Claudio Vergnani).... Invece "Ferro e fuoco"e' stata una gradita sorpresa. Diretto e senza fronzoli descrive una situazione fuori dall'ordinario, o almeno spero tanto che lo sia, altrimenti poveri noi ^^ Da una parte ci sono i "quattro cavalieri dell'apocalisse", un gruppo di delinquenti armati che semina cadaveri e terrore per le vie di Roma. Dall'altra una squadra speciale creata per l'occasione, che ha carta bianca per far fronte all'emergenza. Sebbene il confine identificativo tra buoni e cattivi sia netto, non lo e' altrettanto il loro codice comportamentale. Qualcuno ha detto "il fine giustifica i mezzi" e sembra proprio che tutti i presonaggi, si siano appropriati della massima per raggiungere i loro scopi. Scopi nobili per qualcuno e nefandi per qualcun altro. Il libro e' scritto bene, la storia non e' mai banale o scontata e si dipana in un crescendo di tensione. Letto tutto di un fiato, perche' una volta cominciato, volevo sapere come andava a finire. 3 meritatatissime stelline su aNobii
 Questo libro e' un horror in piena regola, ma anche un romanzo di formazione che sancisce il passaggio di un gruppo di ragazzini dall'infanzia a un'età piu' adulta e consapevole ed e' uno spaccato della vita di quel periodo in una piccola cittadina di provincia. 1960, fine della scuola. Un gruppo di amici si ritroverà a vivere un'esperienza che si porterà dietro per tutta la vita. Bello, bello, bello. Non c'e' mai un calo di intensità, il lettore e' trasportato attraverso un'atmosfera di mistero e di paura. All'inizio c'è la tensione dovuta al non sapere cosa succederà, poi, quando si scoprono un po' le carte e si comincia ad intuire qualcosa, la tensione non cala e ci sono momenti di reale terrore. Da leggere ricordandosi di chiudere la porta (tanto non serve :-p) e tendo la luce accesa :D
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