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La fortuna dà troppo a molti, a nessuno abbastanza

Gaio Valerio Marziale
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Di La Ric (del 11/03/2008 @ 16:31:23, in Me and myself, linkato 2499 volte)


E' una cosa di tanti tanti anni fa, un pezzettino del mio passato. Se non hai giocato a Final Fantasy VII ti perdi tutto il meglio

1) Alla ricerca di Sephiroth
Di come i protagonisti si incontrano casualmente. Storia d'amore tra un bel tenebroso e una drag queen

Il deserto era una enorme distesa ocra che si perdeva senza soluzione di continuita' in un cielo dello stesso colore. Qua e la' qualche spuntone di roccia screziato di blu sfuocava e ondeggiava per il gran caldo, quasi a guardarlo attraverso i cerchi concentrici dell'acqua increspata da un sasso.
Aeris stava vagando da ore alla ricerca di un po' d'acqua. La sete era insopportabile, ma non era per questo che ne aveva bisogno. Avrebbe voluto darsi una rinfrescata e rendersi presentabile. Anche uno specchio le sarebbe stato utile; doveva essere un vero disastro. Lei era cosi': anche nelle situazioni pu' disperate riusciva a preoccuparsi per il suo aspetto.
Che cosa terribile se Zack l'avesse vista ora, lei che non si presentava mai in pubblico se non al massimo del suo splendore. *Splendida* era uno degli aggettivi che piu' usava per descrivere se stessa, la modestia una delle qualita' di cui piu' difettava.
Zack era il suo findanzato, un ragazzo a cui la natura non aveva negato nulla: bello, intelligente, forte, coraggioso e determinato. Si era arruolato giovanissimo nell'esercito Shinra, quando ancora credeva che una spada misurasse la grandezza di un uomo. Aveva partecipato a molte missioni e la sua Buster Sword gli era stata fedele compagna. Al ritorno dalla Missione pero' tutto era cambiato. Per prima cosa il colore dei suoi occhi: erano diventati azzurri, di un azzurro trasparente, profondo e vuoto allo stesso tempo. Aveva abbandonato l'esercito senza una spiegazione plausibile. Nessuno sapeva veramente cosa fosse successo a Nibelheim e lui non ne parlava.
Aeris, da parte sua, era molto contenta: ora aveva un fidanzato con gli occhi azzurri e con un sacco di tempo libero.
Il pensiero di Zack e i dolci ricordi che riaffioravano alla memoria non avevano migliorato il suo umore. Era arrabbiata, anzi, era furiosa. Gli uomini di Rufus Shinra l'avevano abbandonata in mezzo al deserto. Il piano originale era di rapirla e portarla dal Presidente, ma la ragazza aveva messo a dura prova la loro pazienza e i loro nervi, cosi' c'era stata una piccola variazione di programma. Per Rufus avrebbero inventato una scusa, qualcosa sarebbre venuto loro in mente. Sopportarla per un viaggio cosi' lungo era un supplizio a cui non erano disposti a sottostare, soprattutto perche' nessuno li avrebbe ringraziati o ricompensati. Per Aeris questa era un'umiliazione grandissima, quasi avrebbe preferito essere rapita. Se non altro ora non si sarebbe trovata in mezzo al nulla, senza sapere cosa fare ne' dove andare. Intanto un rottame di ferraglia tenuto insieme non si sa come, stava solcando i cieli poco distante: era l'Highwind. Il comandante Cid Highwind lo pilotava, orgoglioso della sua creatura come solo un padre puo' esserlo di un figlio. Con lui due amici inseparabili, Barret Wallace e Red XIII, chiamato Nana' dagli amici. Erano stati a Gold Saucer per una vacanza, ma la fortuna non era stata molto benevola con loro. Anzi, diciamo pure che la sfiga li aveva perseguitati e avevano perso tutto.
Red stava imprecando contro tutti gli dei del cielo per essere stato alleggerito del suo denaro. Cid era scandalizzato dal linguaggio dell'amico e cercava di convincerlo a tenere un contegno piu' decoroso. Ma le parole *contegno* e *decoroso* non facevano parte del vocabolario di Red. Barret li osservava con distacco. Tranquillo e pacato, non era tipo da lasciarsi trascinare dalle emozioni. Di solito, quando la discussione diventava troppo animata, interveniva per placare gli animi, il che accadeva piu' o meno 10/15 volte al giorno ^___^
Ora stava guardando distrattamente il panorama sottostante. Non che fosse particolarmente interessato, ma gli era sembrato di vedere qualcuno. Aeris non si era mai dimenata tanto: saltava e urlava come una pazza.
- Hei ragazzi, c'e' qualcuno la sotto!
- E chi se ne frega - ribatte' Red
- Ma Nana', e' una ragazza e sta cercando di farsi notare.
- Tutte uguali le donne. Perfino in mezzo al deserto devono fare le civette - Red non era mai tenero col gentil sesso.
Cid azzardo' un'ipotesi - Sempre gentile eh Nana'? Magari ha bisogno di aiuto. Non sara' mica venuta da sola nel deserto per fare una passeggiata.
Red non voleva saperne di fermarsi e scombinare i suoi piani per una donna era inconcepibile, ma erano due contro uno e alla fine dovette cedere.
Atterrarono poco distante da Aeris. Certo che il caldo era davvero insopportabile. Ma cosa diavolo ci faceva una ragazza sola in pieno deserto? In attesa di trovare una risposta a questa ed altre domande, stavano arrancado su per una salita.
- Ma chi ce l'ha fatto fare? - si lamento' Red
- Nana' adesso piantala, sei proprio un orso! - replico' Barret
- Non e' vero, io sono un leone!
- .... hem, ok Nana', ok.
Aeris li stava aspettando, non si era mossa di un centimetro.
- Buongiorno signorina - Barret era il piu' indicato per questo genere di faccende - io mi chiamo Barret Wallace e loro sono i miei amici, Cid Highwind e Red XIII, Nana' per gli amici.
- Ma siete impazziti? Spero che su quel coso ci sia una stanza da bagno adeguata. Mi ci vorranno ore per togliere tutta la sabbia che quel rottame mi ha gettato addosso!!
- Stanza da bagno? - domando' Red
- Ma si Nana' - intervenne Cid - Hai presente quella stanza dove .... beh, lasciamo perdere. Signorina, ho paura che il mio aeroplano sia un po' spartano, ma cercheremo di renderle il viaggio il piu' confortevole possibile.
- Si.. va bene ... ora accompagnatemi nella stanza degli ospiti. ..... Ah, io devo andare a Gongaga dal mio fidanzato e ...
- Hei bellezza, non ti allargare troppo, qui non siamo allo Sheraton - sbotto' Red - E poi noi stavamo andando a Nibelheim, ma se preferisci, puoi sempre restare qui.
- Nana', un po' di buone maniere, per favore - intervenne Barret.
- Brutto @#* che non sei altro! - Aeris era una belva - Credi di avere a che fare con uno scaricatore di porto?
- Hai studiato dalle suore, vedo - disse Red in tono sarcastico - Andiamo, prima che questa donzella sia colta da un altro attacco di finezza.

Il viaggio fu un vero incubo per i nostri 3 amici. Aeris riusciva a parlare per ore senza quasi prendere fiato: quella volta non fece eccezione. Arrivati a Nibelheim i nostri tre sfortunati sapevano vita morte e miracoli della fanciulla, del fidanzato, degli amici, della famiglia, del gattino. Inoltre, ancora non avevano capito come ci fosse riuscita, aveva loro strappato la promessa di accompagnarli a Gongaga dal fidanzato.
La prima tappa fu la locanda. Circolavano strane voci su una gigantesca creatura volante che attaccava i malcapitati che si trovavano sul suo cammino, cioe' sulla sua rotta, visto che la creatura era volante. Era il caso di avere qualche informazione in piu' prima di imbarcarsi in un viaggio fino al Nortehrn Continent. Inoltre avevano bisogno di mettere qualcosa sotto i denti, e forse con la bocca piena Aeris avrebbe dato loro un po' di tregua....Errore madornale. Ma come potevano aver pensato una cosa del genere?
- Hei oste, il cibo e' una vera schifezza. Ma come fate a mangiare questa roba ragazzi? Ecco perche' questo posto e' vuoto, si rischia di rimanere intossicati.
Effettivamente c'era solo un'altra persona a parte loro. Se ne stava in disparte in un angolo e dava le spalla alla sala. Cid gli si avvicino: voleva chiedere informazioni sulla fantomatica creatura.
- Hei scusa ...?
- ...........
- Scusa?
- ...........
- Brutta giornata?
- Pessima. Mi sono appena svegliato e mi sento come se avessi dormito 30 anni - disse con un tono non ammetteva repliche: voleva essere laciato in pace. Nel frattempo si era voltato verso Cid. Era un uomo dai capelli lunghi, vestito di nero, con un mantello rosso e ... maccheccavolo era quella roba che aveva al posto del braccio sinistro?
- Co... come e' successo? - domando' Cid?
- E' una cosa di cui non mi piace parlare - rispose.
Aveva un non so che di misterioso quel ragazzo. Nel frattempo si era avvicinata anche Aeris.
- Mammamia, che straf .... hem, ciao, io mi chiamo Aeris, e tu? Lo sai che hai dei capelli stupendi? Come fai a mantenerli cosi' lucidi? Anch'io ho dei bei capelli di solito, ma l'aeroplano di Cid non e' esattamente dotato dei confort adatti ad una signora, per cui ora non sono proprio al meglio, ma.....
- Ma questa dove l'avete trovata?
- Lascia perdere. Le abbiamo promesso di accompagnarla a Gongaga e poi ce ne liberiamo. Io mi chiamo Cid e quelli la' sono i miei amici, Barret e Nana'.
- Io sono Vincent, Vincent Valentine.
- Ah - si intromise Aeris - Valentine come il grande attore. Tu pero' sei molto piu' bello. Saranno i capelli lunghi, sara' lo sguardo magnetico, ma ... hai mai pensato di fare del cinema?
- No - secco. Poi rivolto a Cid - Cosa mi stavi dicendo?
- Dobbiamo andare a Gongaga a despositare definitivamente questo impiastro. Tu sai qualcosa della Creatura?
- So solo che si chiama Ultima Weapon e dicoono che sia un mostro terribile.
- Ecco ci mancava anche questa - Cid era preeoccupato - ... senti Vincent, vuoi un passaggio da qualche parte?
- Ecco, veramente dovrei andare nel Nortehrnn Continent. Sto cercando una persona, si chiama Sephyroth.
- Sephyroth? - Aeris sembrava interessata - Il mio fidanzato lo conosce bene. Ha servito sotto di lui durante la Missione. Ha due occhi azzurri fantastici e dei capelli stupendi. E la sua spada ... mammamia che impressione. Mi vengono i brividi se ci penso.
- Gia' anche a me - sussurro' Vincent. Il suo sguardo era perso nel vuoto e la sua mente fluttuava in un mare di emozioni dolci e stridenti. Improvvisamente si rese conto - Si, va bene ma questo tuo fidnanzato sa dove si trova Sephie ... Sephyroth?
- Non lo so, ma se mi accompagnate da lui glielo possiamo chiedere

- Hei ragazzi, in citta' si dice che abbiate un aeroplano. Mi date un passaggio fino al Northern Continent?
Sguardo disarmante, abbigliamento ridotto ai minimi termini, una splendida fanciulla si avvicino' al gruppo e fu subito chiaro che sarebbe stato difficile negarle qualcosa.
- E tu chi diavolo sei? - domando' Red
- Mi chiamo Tifa, Tifa Lockhart.
- Ma com'e' che tutti devono andare al Northern Continent? - chiese Cid
- Io devo raggiungere Cloud, un vecchio amico - prsegui' Tifa - Soffre di amnesia e ho paura che possa essere in pericolo. E' andato a cercare Sephyroth nella speranza che lo aiuti a recuperare la memoria.
- La memoria? - domando' Barret
- Si - continuo' la ragazza - Cloud e' convinto di avere servito sotto Sephyroth, ma non e' vero e ....
- Il mio fidanzato invece ha servito sotto Sephyroth; lui si che e' un eroe - la interruppe Aeris
Vincent si fece avanti - Devo assolutamente parlare con questo Sephyroth
- Perfetto! Allora mi accompagnate al Northern Continent - esclama Tifa
- Ma da quando facciamo servizio taxi? - Red era un po' alterato - E poi cosa avra' mai questo Sephyroth che tutti lo cercano?
- Ricchezze inimmaginabili - ribatte' Tifa - e, se non sbaglio, voi siete stati alleggeriti parecchio a Gold Saucer
- Vedo che le notizie qui circolano in fretta - disse Cid
- E poi Sephyroth picchia le donne - l'uscita di Aeris lascio' tutti a bocca aperta
- Se son tutte come te non posso dargli torto - disse Red in tono sarcastico - Comunque e' vero, siamo piu' al verde di una foresta, quindi io propongo di andare a cercare questo Sephyroth
- E poi non possiamo mica lasciare libero uno che picchia le donne - Barret era cosi' ingenuo a volte
- Allora e' deciso! Si va a cercare Sephyroth - concluse Cid - Se partiamo adesso dovremmo essere al Northern Continent per le prime luci dell'alba
- Voi andate avanti - si affretto' a dire Aeris - Noi ragazze andiamo ad incipriarci il naso e vi raggiungiamo subito
La scusa era davvero banale, ma nessuno di loro aveva molta esperienza di psicologia femminile ... quasi nessuno.
- Complimenti cara, con la storia delle ricchezze di Sephyroth si sono convinti definitivamente. Gli uomini non capiscono nulla!
- Hem ... si. Se mi ci metto so essere piuttosto convincente, ma non credo dipenda dalle mie doti oratorie. La tua uscita invece non ha impressionato nessuno.
- Beh, forse non sara' vero che Sephyrot picchia le donne - mormoro' Aeris - ma io vorrei tanto essere picchiata da lui.
- Ma tu non sei fidanzata con Zac?
- Si, ma Sephyroth e' paragonabile ad un Dio.
- Addirittura?
- Anche Vincent non e' per niente male. Ha quel tanto di mistero che lo rende affascinante. Ho tentato in tutti i modi di farmi notare da lui, ma senza risultato. Eppure io piaccio molto agli uomini. Probabilmente e' gia fidanzato e fedele.
- Mmhh .... quello non mi sembra il tipo che si lega ad una donna. Fossi in te starei attenta, secondo me ha qualcosa di strano.

Il viaggio fu tranquillo ..... piu' o meno. Aeris era fermamente decisa ad attirare l'attenzione di Vincent in qualche modo. Dopotutto era una ragazza carina, simpatica e intelligente, o almeno questa era l'opinione che aveva di se stessa. L'uomo invece non sembrava interessato. Non fu scortese, ma le fece chiaramente capire che voleva essere lasciato in pace. Chiaramente? Forse non abbastanza perche' all'alba la ragazza era ancora li' che ci stava provando, col risultato che nessuno era riuscito a dormire. Quando arrivarono fu un sollievo per tutti.
Gongaga era un villaggio sperduto in mezzo alle montagne e un soffice strato di neve lo copriva per dodici mesi all'anno. I suoi abitanti non conoscevano molto del mondo esterno. Il bosco faceva da confine naturale e chi vi si era addentrato troppo non era piu' tornato indietro per raccontarlo.
Ora si trattava solo ditrovare Zac ... o Cloud ... o Sephyroth.
Qualcuno, non ricordo chi, ha detto che una notizia un po' originale non ha bisogno di essere pubblicata su un giornale per diffondersi. Allo stesso modo non fu difficile avere informazioni dagli abitanti del villaggio; l'arrivo di un forestiero era un evento davvero memorabile. Fecero un vero identikit di due giovani stranieri che senza dubbio erano Zac e Cloud. Avevano preso la strada per il bosco, cosa che fecero anche i nostri eterogenei compagni di viaggio.
I due giovani non si erano accorti di nulla. Cloud non avrebbe potuto. Stava piangendo a dirotto tra le braccia di Zac. L'amico stava cercando di calmarlo, ma senza risultato.
- Ciao tesoro - esordi' Aeris.
A quel punto Zac si rese conto - Aeris! Cosa ... cosa ci fai qui?
- Cosa ci fai tu qui. Non avevamo un pappuntamento a Gongaga?
- Si, tre giorni fa . Sei un po' in ritardo, non ti pare? E poi .... Tifa! Ci sei anche tu? Quanto tempo .... ma cosa ci fate con tutta questa gente?
Aeris comincio' - Vedi tutto e' cominciato quando gli uomini del presidente mi hanno rapita, ma poi mi hanno abbandonata in mezzo al deserto finche' non ho incontrato Cid e i suoi amici e ....
Zac la interruppe - Si, va bene, me lo racconti un'altra volta.
- Come sta? - chiese Tifa avvicinandosi a Cloud. Ancora non aveva smesso di piangere.
- E' ossessionato dall'idea di Sephyroth e dei Soldier. Ho cercato di spiegargli che non si e' mai arruolato, ma non so cosa sia in grado di capire ora. Quell'uomo per lui e' un Dio.
- Effettivamente ... - commento' Aeris con un filo di voce
- Aeris, per favore - la rimprovero' Zac.
In quel momento si fece avanti Vincent - Tu sai dov'e' Sephyroth? - chuiede.
- Si, da qualche parte vicino al Northern Crater. Io sono Zac e tu?
- Io sono Vincent, Vincent Valentine.
- Lieto di conoscerti Vincent Valentine. Co ... cos'hai fatto al braccio?
- E una cosa di cui non mi piace parlare.
- Scusa se mi sono permesso di chiedere.
- Figurati, ormai mi sono abituato. Non devi scusati.
- No, assolutamente, insisto per scusarmi.
- Ma no ....
- Allora, avete finito i convenevoli? - Red era impaziente.
- Nana', un po' di paziena - intervenne Cid - allora se siete tutti d'accordo andiamo con l'HIghwind al Northern .... Northern che?
- Northern Crater - precisa Zac.
tutti sono d'accordo, tranne Aeris - Un momento tesoro, non ti stai dimenticando qualcosa?
- ....? - Zac
- Su, fai un piccolo sforzo. Io .. te .. la spiaggia ..
- ....? - Zac
- Sei incredibile! Dovevamo andare a Costa del sol e te ne sei dimenticato. A me non importa nulla delle vostre questioni con Sephyroth.
- Amore, adesso e' piu' importante aiutare Cloud. In vacanza ci andremo un'altra volta.
Aeris stava per ribattere qualcosa quando Cloud alzo' la testa e lancio' un urlo che non aveva nulla di umano. Dopotutto non era per niente male quel ragazzo, forse aveva solo bisogno di un po' di conforto femminile. Gli si avvicino' - Povero ragazzo, cosa ti e' successo? Di' ad Aeris cosa ti preoccupa.
- Aeris! Piantala di provarci con tutti quelli che respirano. Non vedi che sta male? - Zac conosceva bene la sua fidanzata - Qualcuno mi aiuti a trasportarlo all'Highwind.

- Cid era molto preoccupato. Se le voci sulla Creatura chiamata Ultima erano vere, non c'era da stare allegri.
Quando si dice il caso! Nel cielo soprastante il Nortehrn Crater stava volando proprio la nostra terribile creatura.
- Sssenti Ssephie, non potremmmo prenderci un po divvacanze? Sono stufa diattaccare iggnnari viaggiatori solo perche' altrimenti tupperdi la faccia.
- Haarrgg! Ti ho detto 1000 volte di nonchiamarmi con quel nome - disse pestando i pieidi - Anch'io sono stufo, ma non e' colpa mia se mi hanno dato il ruolo del cattivo. Lamentati con quelli del casting.
Nonostante i tacchi, le ciglia finte e una strizzatissima guepierre in pelle nera che si intravedeva sotto il mantello, Sephyroth incuteva ancora un certo timore.
- Gguuardda, staaarrivando qualcuno. Speriamo che non mivvedano. Io midddefilo.
- Vai, vai - disse Sephyroth con voce teatrale e facendo un gesto solenne come per allontanarla - ci vediamo dopo.
Invece, neanche a dirlo, sull'Highwind avevano notato tutti quella gigantesca creature e l'avevano seguta nella speranza che li conducesse da Sephyroth.
- Hei lassu', sono il potente Sephyroth. Venite qui se avete coraggio, sono pronta a combattere fino alla morte.
Questa frase di solito faceva un certo effetto. La gigantesca Masamune volteggiava nell'aria come la mazza di una majorette.
- E' Sephyroth - l'esclamazione fu generale - lo abbiamo trovato.
Atterrarono li' vicino e scesero per vedere finalmente questo fantomatico individuo. ... tutti meno Vincent, che resto' in disparte cercando di non farsi notare. Strano uomo davvero.
Come al solito Aeris apri' bocca per prima
- Ciao, io sono aeris. Ma quanto sei alto? Che capelli stupendi . Come fai a tenerli cosi' lunghi e cosi' curati? Mamma mia quanto e' lungo il tuo spadone. Me lo fai vedere?
- Basta tesoro, mi fai venire il mal di testa. Se qualcuno non la fa tacere, giuro che la trapasso con la spada... Ma guarda un po' chi si vede, Zac Steel.
- Ciao Sephyroth.
- Non ci posso credere, c'e' anche Cloud Strife. Senti dolcezza, non ce l'avrai ancora con me per quel fendente ben assestato? Dopo tutto tu mi hai gettato nel lifestream. Hai idea di come si sono ridotti i mei capelli dopo il volo nel reattore? Ci sono voluti anni per farli tornare all'antico splendore.
- Sephyroth - era la prima parola di senso compiuto che Cloud pronunciava da quando Zac lo aveva trovato.
- Sta male - spiego' Zac - Non vuole accettare il fatto di non essersi arruolato nei Soldiers. Dice che non ci credera' mai, a meno che non glielo dica tu.
- Senti dolcezza, tu sei un ragazzo molto coraggioso e io sarei stato fiero di averti con me, sotto il mio comando, ma qulla sgualdrinella si stava tr .... hem, la segretaria dell'ufficio arruolamenti quel giorno non si sentiva tanto bene, cosi' ha chiuso l'ufficio prima. E' per questo che non ti sei potuto arruolare.
- Davvero? Allora non sono un vigliacco. Non e' stata colpa mia.
- Ma cosa ti viene in mente? Il potente Sephyroth non direbbe mai una bugia ad un ragazzo cosi' carino.
- Evviva - Cloud stava letteralmente saltando dalla gioia - Non sono un vigliacco - Prese le mani di Sephyroth e comincio' a fare un girotondo - Sono coraggioso! Sono coraggioso!
Poi gli salto' letteralmente in braccio urlando a squarciagola - Grazie! Grazie! Grazie!
"Pero' - penso' Sephiroth - carino il ragazzo. Ha certi muscoli ....."
- Ora scendi dolcezza, non sei esattamente io mio tipo.
- Ma non era cattivo questo Sephyroth? - domando' Cid
- Purtroppo mi hanno dato la parte del *bad guy*, ma io non sono cosi'. Sono dolce, affettuosa e gentile. Anche ultima e' un amore di mostriciattolo. Sapeste quanta compagnia mi fa. Ultimaaaa. Ultimaaaaa. Vieni che sono amici, non dobbiamo assalirli.
Ultima arrivo' e vennero fatte le presentazioni. A quel punto tutti notarono l'assenza di Vincent.
Vi ... Vincent? - mormoro' Sephyroth con un filo di voce - Vincent Valentine?
- Si Sephye, sono proprio io - Vincent era apparso dal nulla.
L'espressione di stupore sul volto di Sephyroth si era tramutata in un mezzo sorriso per volgere poi decisamente al triste.
- Vinnie baby. - ......... - Co ... cos'hai fatto al braccio?
- E' una cosa di cui non gli piace parlare - risposero tutti in coro
- Nessuno meglio di te dovrebbe saperlo - risponde Vincent
Ora lo sguardo di Sephyroth era quello di un bambino colto sul fatto mentre sta rubando la marmellata e cerca di fare gli occhi dolci per intenerire chi lo ha scoperto.
- .......
- Sei stato tu a consegnarmi nelle mani di Hojo ... o te ne sei gia' dimenticato?
- Hem .... amor... Vinnie baby ....
- Piantala di chiamarmi con quel nome!
Sephyroth si era avvicinato a Vincent e lo guardava con due occhioni da cane bastonato.
- Ero geloso da morire. Quando Lucrecia ti guardava in quel modo, io ... io ... perdevo la ragione.
- Ma senti un po' che coraggio - lo rimprovera Vincent - proprio tu che ci hai provato con tutti i Turks tranne Elena.
- Quella sciacquetta! Non aveva occhi che per te. E anche Lucrecia. E tu non facevi nulla per scoraggiarle .... mi hai fatto soffrire.
- Mai quanto ho sofferto io quando mi hai consegnato nelle mani di Hojo. Credeva davvero che avessi una storia con sua moglie. In effetti aveva ragione, ma tu ... lo sapevi che per me nessuno era piu' importante di te. Le altre donne non le ho mai amate, erano solo un piacevole diversivo.
- Sei senza cuore. Hai anche il coraggio di confessarlo che sei stato con loro.
- Visto che siamo in vena di ricordi, perche' non racconti di quella volta che ti ho beccato tra le braccia di Reno con addosso solo .... beh, lo sai, te l'avevo regalata io.
- ......
- Ma ora non ha piu' importanza. Ho sognato questo momento 1000 volte. Lo sai che sono venuto per ucciderti, vero?
- Hojo mi aveva giurato che non ti avrebbe fatto del male. Mi aveva detto che conosceva un modo per farti allontanare da Lucretia.
- O forse era il contrario, voleva allontanare lei da me. Quante donne credi che sopportino la vista di questo artiglio senza che il disgusto e il ribrezzo compaiano sul loro volto?
- Ma non e' possibile, sei un uomo cosi' affascinante! - Aeris difficilmente rinunciava al piacere di dire qualcosa.
- Aeris per favore .... - intervenne Zac
Il volto di Sephyroth si illumino' - Davvero? Mi stai dicendo che non ti si fila piu' nessuna? Ma e' magnifico ... hem, cioe', mi dispiace per te.
Poi scosto' il mantello. Il suo fisico possente fece la comparsa all'interno di una strizzatissima guepierre. Un brivido percorse la schiena di Vincent. Non voleva provare certe cose e al tempo stesso non poteva evitarlo. Sephyroth gli prese l'artiglio fra le mani: - A me non importa di questo se ora puoi essere solo mio e di nessun'altra.
Vincent stava cedendo. Per anni il suo unico desiderio era stato la vendetta, ma ora guardava Sephyroth negli occhi e non riusciva a provare odio. L'istinto prevalse sulla ragione o, se preferite la carne ebbe la meglio sullo spirito. In fondo era solo un uomo e non si era votato al sacrificio. Perche' rinunciare a qualche piacevole momento? Avrebbe fatto i conti con la sua coscenza in un'altra volta.
- Se provi solo a posare gli occhi su un altro uomo ti riduco tutto il guardaroba in brandelli cosi' piccoli che ti ci vorra' la lente di ingrandimento per vederli - intimo' a Sephyroth.
- Si amore prometto. Lo sai che non posso negarti nulla se me lo chiedi con quel tono.
Red aveva gli occhi lucidi, Barret si staVA soffiando il naso da 10 minuti.
- Nana', che fai? Piangi? - domando' Cid.
- No ... no... mi e' entrata un po' di povere negli occhi.
- Ma che quadretto commovente - Aeris ora cominciava ad essere un po' stufa. Aveva capito che tanto non c'era possibilita' alcuna ne' con Vincent ne' con Sephyroth. - tutto e' bene quel che finisce bene. Ma non mi ricordo piu' cosa fa l'ultimo .... Ora possiamo andare in vacanza tesoro?
- Un momento - intervenne Red - Mi sembra che stiamo dimenticando qualcosa. Noi siamo venuti qui per l'oro e i diamanti
- Non ci avrete mica creduto - ribatte aeris sarcastica - Era solo una scusa per convincervi a portarci qui.
- Brutta @#* che non sei altro ....
- Scusate se vi interrompo, ma di cosa state parlando? - domanda Sephyroth.
- Le ragazze ci hanno fatto credere che sei pieno di tesori e noi siamo venuti per quelli, non certo per loro - risponde Cid.
- Effettivamente sono ricca ... ricca ... ricca. Ho cosi' tante ricchezze che non so cosa farci. Assalire turisti indifesi hai suoi bei vantaggi.
- Che bello! Adesso possiamo andarcene Zack? - Aeris era proprio senza ritegno.
- Si tesoro, *noi* ce ne andiamo, ma tu non vieni. Naturalmente se siete tutti d'accordo.
Erano tutti d'accordo. Sephyroth, che era avvinghiato a Vincent come una piovra, domando' a Cid:
- Senti, Ultima puo' venire con noi? Siamo insieme da tanto tempo e non vorremmo separaci.
- Ma certo che puo' venire. Saremo degli opportunisti, ma un cuore lo abbiamo anche noi ... Ragazzi cosa ne dite se ora facciamo rotta per Gold Saucer? Dopo tutto quello che ci e' capitato un po' di riposo e di divertimento ce li siamo proprio meritati.
La proposta venne salutata con un coro di si e l'Highwind riparti' con tanto di mostro al seguito. Appena sotto c'era qualcuno che si stava agitado: - Hei aspettate. Non potete lasciarmi qui. Zac sei un maledetto @#* ... Giuro che te la faccio pagere cara.... Aiutoooooo!!!!

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Di La Ric (del 12/03/2008 @ 09:52:47, in Miscellanea, linkato 1313 volte)
lasvegasedizioni



VUOI ESSERE UNO DEGLI AUTORI DELLA PROSSIMA ANTOLOGIA LAS VEGAS?

Partecipa al nostro gioco, bello bello in modo assurdo.
Las Vegas edizioni (www.lasvegasedizioni.com) ti mette a disposizione il suo scintillante casinò letterario e un gioco completamente gratuito per mostrare il tuo talento.
Il premio? Potrai essere uno degli autori della prossima antologia di Las Vegas!

REQUISITI: possedere un sito o un blog. (Non hai un blog? Quale migliore occasione per aprirne uno!)

ISTRUZIONI: per partecipare alla prima selezione devi:
1) pubblicare questo post (esattamente così com’è) nel tuo sito o blog. L’originale del post che devi ricopiare è qui [http://lasvegasedizioni.splinder.com/post/16142956/%21%21%21%21%21];
2) mandare a gioco(at)lasvegasedizioni.com l’indirizzo (l’url, quella cosa che comincia con “http://”) del post di cui sopra, più quello di un altro post – uno solo: quello che più rappresenta il tuo stile e la tua volontà di scrivere – che vuoi sia letto e valutato dall’arcigno croupier. Non inviare nessun altro tipo di materiale. Sul blog di Las Vegas edizioni, www.lasvegasedizioni.splinder.com, saranno indicati, via via, tutti i partecipanti;
3) aspettare nuove istruzioni.
TEMPI: la prima selezione terminerà quando avremo raggiunto materiale a sufficienza (la scadenza verrà annunciata con qualche giorno di preavviso sul blog di Las Vegas). Se avrai giocato le carte giuste, sarai contattato per partecipare alla seconda fase.

PREMI: il premio finale, al termine delle varie selezioni, è la pubblicazione nella prossima geniale antologia targata Las Vegas.

Signore e signori, fate il vostro gioco!
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Di La Ric (del 13/03/2008 @ 21:32:01, in Cinema e dintorni, linkato 1278 volte)
sweeny toddSorprendente
Nel senso che quando a 5 minuti dall'inzio Johnny Depp si e' messo a cantare mi ha letteralmente colto di sorpresa e ho pensato "Non ce la posso fare ad arrivare alla fine"
Mi aspettavo un film horror o almeno un film che facesse un po' paura e mi ritrovo con un musical.
Invece ..... tutto era sapientemente dosato, il canto, le parole, i colori, grigi per lo piu', interrotti solo a sprazzi dal rosso del sangue
Lui e' grande, questi personaggi fantastici stile Edward Mani di Forbice, gli riescono davvero bene. I due hanno in comune le lame taglienti solo che Edward ci tagliava le siepi, Todd invece ci sgozza le gole dei clienti E - )
La signora Lovett (Helena Bonham Carter) non e' da meno con il suo pasticcio di carne ..... carne umana : - D
Bravo e divertente Sacha Baron Cohen, nella parte di Adolfo Pirelli, col suo impeccabile accento italiano.
Voto: 8+
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Di La Ric (del 19/03/2008 @ 21:11:08, in Libri in pillole, linkato 1473 volte)
La zia Julia e lo scribacchinoQuando la vita e' una telenovela

vite parallele di Pedro Camacho, scrittore di drammi radiofonici e Mario, potenziale scrittore in erba nella Lima degli anni '50.

sullo sfondo, le assurde trame radiofoniche di Camacho, che finiranno per intersecarsi le une con le altre e portarlo alla pazzia, e l'amore di Mario per una zia divorziata molto piu' vecchia di lui...
in fondo la differenza di eta' e' solo una questione di estetica ^__^

Voto: 8 e 1/2

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Di La Ric (del 26/03/2008 @ 14:33:45, in Miscellanea, linkato 1436 volte)
If you read this, if your eyes are passing over this right now, (even if we don't speak often) please post a comment with a COMPLETELY MADE-UP AND FICTIONAL memory of you and me. It can be anything you want - good or bad - BUT IT HAS TO BE FAKE.
When you're finished, post this little paragraph on your blog and be surprised (or mortified) about what people DON'T ACTUALLY remember about you.
(da "Cause you play crazy best")

Traduzione per chi non mastica l'inglese

Se stai leggendo questo, se stai guardando qui ora (anche se noi non ci parliamo spesso), per favore lascia un commeno assolutamente inventato su qualcosa che ricordi di te e di me. Puo' essere qualunque cosa, bella o brutta, ma deve essere finta.
Quando hai finito, metti questo post suo tuo blog e sarai soepreso (o dispiaciuto) di quante persone non si ricordano davvero di te
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Di La Ric (del 30/03/2008 @ 17:37:13, in Non solo libri, linkato 1601 volte)
... ma ha visto un sacco di altre cose, almeno cosi' dice il signor Carlo Oliva, che il libro l'ha letto e ha pure preso appunti. Si, perche' "Bernardette che non ha visto la Madonna" e' l'ultimo libro del signor Andrea G. Pinketts, che e' stato presentato ieri alla Libreria del Giallo di via Peschiera a Milano dall'autore, dal signor Carlo Oliva insigne critico letterario nonche' scrittore e dal signor Stefano di Marino, il piu' famoso action writer italiano.
Ma partiamo dall'inizio. LaDonna Camel sostiene che la parte interessante di un evento stia nel backstage e non nell'evento in se, quindi come al solito siamo arrivate un po' prima. Sorpresa delle sorprese, la presentazione rischiava di saltare. Le locandine, per un qualche misterioso motivo, non riportavano il nome del signor Carlo Oliva. Lui, come potrete immaginare, c'e' rimasto molto male, e non voleva piu' venire. Ci sono volute la paziena e la buona volonta' di Tecla, del sigor Di Marino e del Signor Altieri (scrittore, traduttore e sceneggiatore italiano, meglio conosciuto come Alan D Altieri) per convincerlo a ritornare sulla sua decisione. La fiaba di Bernardette che non ha visto la madonna
Ma risolto un problema se ne crea subito un altro. Alle 17.20 il nostro autore Andrea G. Pinketts stava aspettando il taxi che lo avrebbe portato da noi. Alle 17.50 il nostro autore stava ancora aspettando il taxi che lo avrebbe portato' da noi. Il pubblico comincia a scalpitare. Il musicista che avrebbe dovuto accompagnare la presentazione si offre di intrattenerci con qualche canzone d'autore dal testo vagamente sadomaso.
Fialmente arriva Pinketts, la presentazione comincia, e quello che capisco e' che la protagonista della fiaba e' una strega, mentre il protagonista e' un disadattato, poi ci sono omicidi, la mafia, la fuga, la Vergine di Norimberga e un sacco di altre cose in ordine sparso. Il libro e' un libro illustrato, un po' tipo le fiabe per bambini, tranne che non e' per bambini. Magari per ragazzi, ragazzi molto svegli.
Poi il solito aperitivo molto alcolico e una disquisizione sull'utilita' o meno di leggere le Fiabe dei fratelli Grimm ai bamini. Perche' se ci pensate bene, le fiabe dei fratelli Grimm sono davvero terrorizzanti.
Per concludere degnamente la serata mi sono associata a Giallo and Co. Una volta al mese i soci si incontrano per una serata di puro cazzeggio. La prossima volta si gioca a Trivial
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Di La Ric (del 03/04/2008 @ 10:03:20, in Emozioniamoci, linkato 6699 volte)
Una goccia di te in un istante che non finisce. Ho mille pensieri ma qualcosa che non puo' essere arrestato: tu

Scrivi una lettera d'amoreChe dite? Potrebbe essere una dichiarazione d'amore? Se anche voi vi volete cimentare vi segnalo una bella iniziativa che potete trovare sul blog di Barbara Garlaschelli

"La nuova sfida è scrivere una lettera d'amore. Possibilmente la lettera d'amore. Quella mai scritta o quella mai spedita o quella che spedirete o quella che vorreste ricevere. Date spazio al Cyrano de Bergerac che c'è in voi! Si parte il primo di aprile (e non è uno scherzo) e si chiude il 30 aprile. Lunghezza, due cartelle massimo, per un totale di 3000/3500 battute. Stavolta non saremo rigidissime sulla lunghezza (a meno che non giungano pamphlet) Solita solfa: insindacabile, inossidabile, indiscutibile, infedele e iniquo giudizio delle vostre Barbara e Daniela. Mandate la vostra lettera d’amore a scrividamore@gmail.com"

Allora che aspettate? Prendete carta e penna e mettetevi subito all'opera.
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Di La Ric (del 08/04/2008 @ 13:10:23, in Assurdità dal mondo, linkato 3771 volte)
Prendo da La Stampa e riporto.


Una donna texana è stata costretta alla dolorosa operazione per poter salire sull'aereo. Ora reclama la violazione dei suoi diritti civili, le scuse ufficiali e il rimborso dei danni

Ha chiesto le scuse ufficiali degli agenti di sicurezza federali e un'indagine sul mancato rispetto dei suoi diritti civili la donna texana costretta a togliere un piercing al seno con delle pinze per potersi imbarcare sull'aereo. E il suo legale vuole ottenere un rimborso milionario per i danni fisici e morali.

Mandi Hamlin, che ha 37 anni e vive in Texas, è stata fermata all'ingresso dell'area di imbarco dell'aeroporto di Lubbock, dove era in attesa di imbarcarsi su un aereo diretto a Dallas. Il metal detector segnalava infatti la presenza di un oggetto metallico all'altezza del seno. La Hamlin ha spiegato all'agente donna di avere due piercing ai capezzoli e si è offerta di mostrarlo alla donna per poter ottenere l'autorizzazione all'imbarco. Ma l'agente, chiamati i colleghi maschi, ha invece obbligato la donna a togliere i gioielli. L'estrazione del secondo piercing ha necessitato l'uso di un paio di pinze, che gli agenti federali non hanno esitato a procurare. Una volta rimossi i gioielli, la Humlin, in lacrime, è stata autorizzata a salire sull'aereo, nonostante la presenza di un altro anello all'altezza dell'ombelico. "Non auguro questa esperienza a nessuno - ha dichiarato la donna, che ha anche raccontato che gli agenti maschi trattenevano a stento le risa durante le operazioni di estrazione, avvenute dietro un tenda - la mia esperienza è stata un incubo. Nessuno merita di essere trattato così".

La Humlin è rappresentata dall'avvocato di Los Angeles Gloria Allred, che ha spesso seguito importanti cause e reclami. La Allred ha dichiarato che la sua cliente è pronta a fare causa se le scuse ufficiali non dovessero arrivare. "La condotta degli agenti è stata crudele e non necessaria" ha detto il legale. Intanto la Transportation Security Administration - l'agenzia federale che si occupa della sicurezza negli aeroporti - ha reso noto di aver aperto un'inchiesta interna e ha assicurato che gli impiegati dell'agenzia sono addestrati a ispezionare i passeggeri "con dignità e rispetto".
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Di La Ric (del 11/04/2008 @ 19:36:08, in Questo l'ho fatto io, linkato 1513 volte)
Oggi mi sono ritrovata a rileggere vecchie lettere. Volevo farmi venire un'idea per partecipare a Scrivi d'amore l'iniziativa sul blog di Barbara Garlaschelli che ho pubblicizzato qualche post piu' sotto
Sono riaffiorati ricordi lontani, sbiaditi, quasi scomparsi. Questo e' uno di quei ricordi.
Maccheccavolodicose componevo allora? : - o Vabbe', dai e' raba vecchia di anni.
Se vi va potete ascoltarla e se non vi piace ditelo. Sono quasi immune alle critiche : - D

.. ..
Articolo (p)Link Commenti Commenti (13)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di La Ric (del 19/04/2008 @ 20:03:38, in Emozioniamoci, linkato 1904 volte)
Hei .... la mia "lettera d'amore" e' stata pubblicata sul sito di Barbara Garlaschelli

Me : - ) ma anche : - \
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