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La maschera del demonio
Di La Ric (del 06/12/2011 @ 14:22:13, in Cinema e dintorni, linkato 1183 volte)
La maschera del Demonio di Mario Bava (1960) con Barbara Steele, John Richardson, Andrea Checchi, Ivo Garrani
Genere: Horror/Gotico

La maschera del Demonio e' una speciale maschera di tortura che si basa sul principio della Vergine di Ferro: aculei lunghissimi all'interno.
La principessa Katia Vajda e il suo amante vengono condannati a morte per stregoneria.
La punizione consiste nell'indossare la Maschera del Demonio (ed e' chiaro che quando i chiodi si conficcano nel cervello si crepa seduta stante) e poi essere arsa sul rogo. Ad eseguire la sentenza e' il di lei  fratello, con degli imprecisati incappucciati, che pero' sembrano essere dalla parte dei buoni.
Sfiga vuole che proprio in quel momento arrivi un acquazzone a spegnere le fiamme e il rito di purificazione rimanga incompiuto.
Questo l'antefatto, che poi sarebbero i primi fotogrammi del film, quindi non preoccupatevi che non ho spoilerato.
200 anni dopo la storia riprende. Ci sono i discendenti della strega, tra cui una principessina che guarda caso e' la sua fotocopia precisa precisa. Ci sono un dottore e il suo assistente giovane e figo, perche' si sa, la storia  d'amore ci vuole. Ma naturalmente ci vuole anche la vendette (della contessa verso i suoi discendenti).
Nonostante le premesse forse un po' scontante per la cinematografia attuale, il film e' un gran bel film. Non dimentichiamo che e' stato girato nel 1960, quando non c'era la tecnologia, ma solo la bravura di attori, registi e tecnici. L'atmosfera e' gotica e inquietante, proprio come si addice a un film che ha la pretesa di far paura. E un po' di paura la fa, magari non tanta, ma qualche momento di angoscia genuina c'e' eccome. Ci sono scene esplicite e forti: la marchiatura, la maschera che conficca i suoi aculei nel viso della contessa, con relativi schizzi di sangue, il viso sfigurato della stessa quando torna per compiere la sua vendetta.  Insomma, nulla da invidiare agli splatter moderni.
La sceneggiatura e' solida e l'uso del bianco e nero si rivela azzeccato nel creare l'atmosfera, quasi come in certi horror degli anni '30.
Il cast e' composto da attori di primordine, alcuni presi in prestito al teatro.
Barbara Steel, la scream queen del cinema horror anni '70, e' perfetta per il doppio ruolo di strega/fanciulla. I suoi occhi riescono a trasmettere la paura e lo sgomento della principessina e allo stesso tempo la ferocia e la sensualita' della strega.

Voto: 7.5