Zac non poteva fare a meno di pensare ad Aerith. Ora gli spiaceva di averla
abbandonata al Northern Crater, ma era sicuro che avrebbe trovato il modo di
cavarsela. Lei era cosi': quando si trattava di salvare se stessa era sempre piena di
risorse. Il ragazzo avrebbe voluto chiudere la loro storia senza farla soffrie troppo.
Certo era una cara ragazza, quando voleva, solo che non voleva quasi mai. Era
volubile e incontentabile, insomma ................. Mentre stava pensando a queste cose
gli venne in mente che Aerith gli stava raccontando qualcosa a proposito del suo
rapimento da parte dlgi uomini di Rufus. Sul momento non le aveva prestato
attenzione. Aerith era la classica persona che faceva diventare un granello di sabbia il
deserto del Sahara. Ora pero' Zac era un po' preoccupato. Cosa potevano volere gli
uomini del presidente da lei? Certo tra lui e l'organizzazione non correvano rapporti
proprio idilliaci, ma Aerith cosa c'entrava? Forse Cid e gli altri sapevano qualcosa di
piu' sull'accaduto.
- Hei ragazzi, Aerith vi ha detto qualcosa del suo rapimento quando l'avete
trovata?
- Non molto - risponde Cid - solo che gli uomini di Rufus dovevano portarla da lui, ma
che non sapeva cosa volessere. Pero' mi sembra che se la sia cavata egregiamente
da sola, visto che l'hanno lasciata andare. Sei preoccupato per lei?
- Non tanto per averla lasciata da sola al Northern Continent. Sono sicuro che trovera'
il modo di tornare a casa. Mi chiedo cosa volessero da lei gli uomini del Presidente.
Se mi avessero tra le mani, non credo che mi tratterebbero con i guanti. Forse
volevano servirsi di lei per arrivare a me.
- Non ci pensare, tanto adesso non puoi fare nulla. Se sei davvero cosi' preoccupato
quando arriviamo a Gold Saucer puoi andarla a cercare.
- Hai ragione e' la soluzione migliore. Potrei riposarmi un giorno e ripartire.
Verso sera arrivarono a destinazione. Ultima prosegui' il viaggio per conto proprio. I
suoi genitori abitavano poco distante da li'e lei non li vedeva da molto tempo. Gold
Saucer poteva aspettare. Cid si chiese che razza di genitori poteva mai avere una
creatura del genere, ma evito' accuratamente di esternare i suoi pensieri ad alta
voce
Cloud aveva uno speciale pass per entrare gratis, ma naturalmente non si ricordava
di averlo, cosi' dovettero tutti pagare il biglietto di ingresso. Per prima cosa si
sistemarono all'Hotel. Era un po' lugubre e decadente, l'atmosfera era tipo *notte di
ognissanti* e se non fosse che i fantasmi non esistono, avresti potuto credere che li'
ci abitassero. Il secondo piano era inagibile; forse lo stavano ristrutturando. No era
proprio il massimo, ma finirono per accontentarsi. Vincent era l'unico che sembrava
trovarsi perfettamente a proprio agio. Sephyroth invece fece una vera scenata.
- Amore, non pretenderai che resti qui. Questo posto cade a pezzi e sinceramente
non mi sembra adatto a me. Se stai cercando di prenderti una piccola vendetta sappi
che non e' affatto divertente costringermi a vivere in questa stamberga - disse con le
mani sui fianchi e atteggiamento di chi non e' disposto a scendere a compromessi -
Allora, che intenzioni hai?
- Andiamo - rispose Vincent, sventolandogli sotto il naso la chiave della camera.
Sephyroth lo segui' senza aggiungere nulla, fino al mattino dopo non ricomparvero.
Nel frattempo era arrivato il portire con un messaggio per il sig. Zac. Chi mai poteva
sapere del suo arrivo? Era di Aerith.
Caro Zac - recitava il biglietto - sono riuscita a tornare a casa, non certo per
merito tuo. Non scomodarti a cercarmi, ho gia' trovato di meglio - firmato - La
tua ex fidanzata Aerith.
- Ma come faceva a sapere che eri qui? - chiese Red - quella ragazza non vuole
proprio lasciarti in pace.
- Cosi' sembrerebbe - rispose Zac visibilmente contrariato. Non sapeva se essere
contento per aver chiuso con Aerith - in fondo era quello che voleva - o incavolato per
essere stato mollato con un biglietto simile di fronte a tutti.
- Quella ragazza farebbe perdere la pazienza a chiunque - aggiunse Barret per
cercare di sdrammatizzare la situazione - forse non ti e' andata poi cosi' male.
Sara' anche stato cosi', ma Zac era rosso come un peperone e si sentiva a disagio
per la figuraccia. Nel frattempo si era fatto molto tardi. Decisero di rimandare
qualunque cosa al giorno dopo e andare a dormire.
La notte trascorse tranquilla. Cloud, stravolto dai recenti avvenimenti, dormi' come un
sasso. Anche Barret, Cid e Red erano piuttosto stanchi e non fecero fatica ad
addormentarsi. Sephyroth e Vincent invece non passarono la notte tra le braccia di
Morfeo ma l'uno tra le braccia dell'altro. Quanto a Zac ancora rimuginava sopra il
biglietto di Aerith. Forse era meglio cosi', in fondo anche lui era stufo. Certo che se gli
avesse evitato di fare la figura dell'imbecille davanti a tutti, sarebbe stato piu' contento.
Il giorno seguente fu interamente dedicato al divertimento. Gold Saucer, apro una
parentesi per chi non lo sapesse e' una specie di paese dei balocchi, con in piu' il
vantaggio che se perdevi a qualche gioco non ti trasformavano in un asino. Ci sono
attrazioni di ogni genere, dalla ruota panoramica, alle corse con i chocobo, ai terribili
combattimenti di Battle Square.
Zac non aveva rivali in qualunqu cosa si cimentasse. A Battle Square le macchine che
distribuivano i premi finirono per amndare in tilt, alle corse dei chocobo esauri' tutti i
premi, al rollercoaster fece il massimo dei punti al primo giro. Cloud fu una frana in
tutto. non si poteva certo dire che il ragazzo fosse molto dotato.
- Coraggio dolcezza - lo rinquoro' Sephyroth - una giornata storta capita anche ai
migliori.
- Dice davvero signor Sephyroth?
- Certo! E piantala di chiamarmi signor Sephyroth, semmai ...... signora.
-Hei ragazzi, il signor Sephyroth ha detto che una giornata no puo' capitare a
chiunque.
Cloud aveva un'aria cosi' ingenua che tutti si chiesero se avesse fatto qualce corso
per sembrare cosi' imbecille o fosse un dono di natura.
- Hei ragazzi, il signor Sephyroth e' grande, vero? Lui e' il migliore, vero? Senta signor
Sephyroth, io non mi ricordo molto bene, ma quando mi ha ferito col suo spadone, mi
voleva uccidere.?
- Ma cosa vai a pensare dolcezza. A un ragazzino carino come te avrei preferito ....
lascia perdere. Volevo solo metterti alla prova per vedere se eri degno di entrare nei
Soldiers.
- Gia', dev'essere andata proprio cosi'. Senta signor Sephyroth, ma poi cosa e'
successo? Io non mi ricordo nulla. Lei che fine ha fatto?
- Sai, ho viaggiato molto. Sono stato in molti posti (anche contemporaneamente).