Il deserto era una enorme distesa ocra che si perdeva senza soluzione
di continuita' in un cielo dello stesso colore. Qua e la' qualche spuntone di roccia
screziato di blu sfuocava e ondeggiava per il gran caldo, quasi a guardarlo attraverso i
cerchi concentrici dell'acqua increspata da un sasso.
Intanto un rottame di ferraglia tenuto insieme non si sa come, stava solcando i cieli
poco distante: era l'Highwind. Il comandante Cid Highwind lo pilotava, orgoglioso
della sua creatura come solo un padre puo' esserlo di un figlio. Con lui due amici
inseparabili, Barret Wallace e Red XIII, chiamato Nana' dagli amici. Erano stati a Gold
Saucer per una vacanza, ma la fortuna non era stata molto benevola con loro. Anzi,
diciamo pure che la sfiga li aveva perseguitati e avevano perso tutto.
Il viaggio fu un vero incubo per i nostri 3 amici. Aeris riusciva a parlare per ore senza
quasi prendere fiato: quella volta non fece eccezione. Arrivati a Nibelheim i nostri tre
sfortunati sapevano vita morte e miracoli della fanciulla, del fidanzato, degli amici,
della famiglia, del gattino. Inoltre, ancora non avevano capito come ci fosse riuscita,
aveva loro strappato la promessa di accompagnarli a Gongaga dal fidanzato.
- Hei ragazzi, in citta' si dice che abbiate un aeroplano. Mi date un passaggio fino al
Northern Continent?
Il viaggio fu tranquillo ..... piu' o meno. Aeris era fermamente decisa ad attirare
l'attenzione di Vincent in qualche modo. Dopotutto era una ragazza carina, simpatica e
intelligente, o almeno questa era l'opinione che aveva di se stessa. L'uomo invece
non sembrava interessato. Non fu scortese, ma le fece chiaramente capire che
voleva essere lasciato in pace. Chiaramente? Forse non abbastanza perche' all'alba
la ragazza era ancora li' che ci stava provando, col risultato che nessuno era riuscito a
dormire. Quando arrivarono fu un sollievo per tutti.
- Cid era molto preoccupato. Se le voci sulla Creatura chiamata Ultima erano vere,
non c'era da stare allegri.
Aeris stava vagando da ore alla ricerca di un po' d'acqua. La sete era insopportabile,
ma non era per questo che ne aveva bisogno. Avrebbe voluto darsi una rinfrescata e
rendersi presentabile. Anche uno specchio le sarebbe stato utile; doveva essere un
vero disastro. Lei era cosi': anche nelle situazioni pu' disperate riusciva a
preoccuparsi per il suo aspetto.
Che cosa terribile se Zack l'avesse vista ora, lei che non si presentava mai in
pubblico se non al massimo del suo splendore. *Splendida* era uno degli aggettivi
che piu' usava per descrivere se stessa, la modestia una delle qualita' di cui piu'
difettava.
Zack era il suo findanzato, un ragazzo a cui la natura non aveva negato nulla: bello,
intelligente, forte, coraggioso e determinato. Si era arruolato giovanissimo
nell'esercito Shinra, quando ancora credeva che una spada misurasse la grandezza
di un uomo. Aveva partecipato a molte missioni e la sua Buster Sword gli era stata
fedele compagna. Al ritorno dalla Missione pero' tutto era cambiato. Per prima cosa il
colore dei suoi occhi: erano diventati azzurri, di un azzurro trasparente, profondo e
vuoto allo stesso tempo. Aveva abbandonato l'esercito senza una spiegazione
plausibile. Nessuno sapeva veramente cosa fosse successo a Nibelheim e lui non
ne parlava.
Aeris, da parte sua, era molto contenta: ora aveva un fidanzato con gli occhi azzurri e
con un sacco di tempo libero.
Il pensiero di Zack e i dolci ricordi che riaffioravano alla memoria non avevano
migliorato il suo umore. Era arrabbiata, anzi, era furiosa. Gli uomini di Rufus Shinra
l'avevano abbandonata in mezzo al deserto. Il piano originale era di rapirla e portarla
dal Presidente, ma la ragazza aveva messo a dura prova la loro pazienza e i loro
nervi, cosi' c'era stata una piccola variazione di programma. Per Rufus avrebbero
inventato una scusa, qualcosa sarebbre venuto loro in mente. Sopportarla per un
viaggio cosi' lungo era un supplizio a cui non erano disposti a sottostare, soprattutto
perche' nessuno li avrebbe ringraziati o ricompensati. Per Aeris questa era
un'umiliazione grandissima, quasi avrebbe preferito essere rapita. Se non altro ora
non si sarebbe trovata in mezzo al nulla, senza sapere cosa fare ne' dove andare.
Red stava imprecando contro tutti gli dei del cielo per essere stato alleggerito del
suo denaro. Cid era scandalizzato dal linguaggio dell'amico e cercava di convincerlo
a tenere un contegno piu' decoroso. Ma le parole *contegno* e *decoroso* non
facevano parte del vocabolario di Red. Barret li osservava con distacco. Tranquillo e
pacato, non era tipo da lasciarsi trascinare dalle emozioni. Di solito, quando la
discussione diventava troppo animata, interveniva per placare gli animi, il che
accadeva piu' o meno 10/15 volte al giorno ^___^
Ora stava guardando distrattamente il panorama sottostante. Non che fosse
particolarmente interessato, ma gli era sembrato di vedere qualcuno. Aeris non si
era mai dimenata tanto: saltava e urlava come una pazza.
- Hei ragazzi, c'e' qualcuno la sotto!
- E chi se ne frega - ribatte' Red
- Ma Nana', e' una ragazza e sta cercando di farsi notare.
- Tutte uguali le donne. Perfino in mezzo al deserto devono fare le civette - Red non
era mai tenero col gentil sesso.
Cid azzardo' un'ipotesi - Sempre gentile eh Nana'? Magari ha bisogno di aiuto. Non
sara' mica venuta da sola nel deserto per fare una passeggiata.
Red non voleva saperne di fermarsi e scombinare i suoi piani per una donna era
inconcepibile, ma erano due contro uno e alla fine dovette cedere.
Atterrarono poco distante da Aeris. Certo che il caldo era davvero insopportabile. Ma
cosa diavolo ci faceva una ragazza sola in pieno deserto? In attesa di trovare una
risposta a questa ed altre domande, stavano arrancado su per una salita.
- Ma chi ce l'ha fatto fare? - si lamento' Red
- Nana' adesso piantala, sei proprio un orso! - replico' Barret
- Non e' vero, io sono un leone!
- .... hem, ok Nana', ok.
Aeris li stava aspettando, non si era mossa di un centimetro.
- Buongiorno signorina - Barret era il piu' indicato per questo genere di faccende - io
mi chiamo Barret Wallace e loro sono i miei amici, Cid Highwind e Red XIII, Nana' per
gli amici.
- Ma siete impazziti? Spero che su quel coso avrete una stanza da bagno adeguata.
Mi ci vorranno ore per togliere tutta la sabbia che quel rottame mi ha gettato
addosso!!
- Stanza da bagno? - domando' Red
- Ma si Nana' - intervenne Cid - Hai presente quella stanza dove .... beh, lasciamo
perdere. Signorina, ho paura che il mio aeroplano sia un po' spartano, ma
cercheremo di renderle il viaggio il piu' confortevole possibile.
- Si.. va bene ... ora accompagnatemi nella stanza degli ospiti. ..... Ah, io devo andare
a Gongaga dal mio fidanzato e ...
- Hei bellezza, non ti allargare troppo, qui non siamo allo Sheraton - sbotto' Red - E
poi noi stavamo andando a Nibelheim, ma se preferisci, puoi sempre restare
qui.
- Nana', un po' di buone maniere, per favore - intervenne Barret.
- Brutto @#* che non sei altro! - Aeris era una belva - Credi di avere a che fare con
uno scaricatore di porto?
- Hai studiato dalle suore, vedo - disse Red in tono sarcastico - Andiamo, prima che
questa donzella sia colta da un altro attacco di finezza.
La prima tappa fu la locanda. Circolavano strane voci su una gigantesca creatura
volante che attaccava i malcapitati che si trovavano sul suo passaggio. Era il caso di
avere qualche informazione in piu' prima di imbarcarsi in un viaggio fino al Nortehrn
Continent. Inoltre avevano bisogno di mettere qualcosa sotto i denti, e forse con la
bocca piena Aeris avrebbe dato loro un po' di tregua....Errore madornale. Ma come
potevano aver pensato una cosa del genere?
- Hei oste, il cibo e' una vera schifezza. Ma come fate a mangiare questa roba ragazzi?
Ecco perche' questo posto e' vuoto, si rischia di rimanere intossicati.
Effettivamente c'era solo un'altra persona a parte loro. Se ne stava in disparte in un
angolo e dava le spalla alla sala. Cid gli si avvicino: voleva chiedere informazioni sulla
fantomatica creatura.
- Hei scusa ...?
- ...........
- Scusa?
- ...........
- Brutta giornata?
- Pessima. Mi sono appena svegliato e mi sento come se avessi dormito 30 anni -
disse con un tono non ammetteva repliche: voleva essere laciato in pace. Nel
frattempo si era voltato verso Cid. Era un uomo dai capelli lunghi, vestito di nero, con
un mantello rosso e ... maccheccavolo era quella roba che aveva al posto del braccio
sinistro?
- Co... come e' successo? - domando' Cid?
- E' una cosa di cui non mi piace parlare - rispose.
Aveva un non so che di misterioso quel ragazzo. Nel frattempo si era avvicinata anche
Aeris.
- Mammamia, che straf .... hem, ciao, io mi chiamo Aeris, e tu? Lo sai che hai dei
capelli stupendi? Come fai a mantenerli cosi' lucidi? Anch'io ho dei bei capelli di
solito, ma l'aeroplano di Cid non e' esattamente dotato dei confort adatti ad una
signora, per cui ora non sono proprio al meglio, ma.....
- Ma questa dove l'avete trovata?
- Lascia perdere. Le abbiamo promesso di accompagnarla a Gongaga e poi ce ne
liberiamo. Io mi chiamo Cid e quelli la' sono i miei amici, Barret e Nana'.
- Io sono Vincent, Vincent Valentine.
- Ah - si intromise Aeris - Valentine come il grande attore. Tu pero' sei molto piu' bello.
Saranno i capelli lunghi, sara' lo sguardo magnetico, ma ... hai mai pensato di fare
del cinema?
- No - secco. Poi rivolto a Cid - Cosa mi stavi dicendo?
- Dobbiamo andare a Gongaga a despositare definitivamente questo impiastro. Tu
sai qualcosa della Creatura?
- So solo che si chiama Ultima Weapon e dicoono che sia un mostro terribile.
- Ecco ci mancava anche questa - Cid era preeoccupato - ... senti Vincent, vuoi un
passaggio da qualche parte?
- Ecco, veramente dovrei andare nel Nortehrnn Continent. Sto cercando una persona,
si chiama Sephyroth.
- Sephyroth? - Aeris sembrava interessata - Il mio fidanzato lo conosce bene. Ha
servito sotto di lui durante la Missione. Ha due occhi azzurri fantastici e dei capelli
stupendi. E la sua spada ... mammamia che impressione. Mi vengono i brividi se ci
penso.
- Gia' anche a me - sussurro' Vincent. Il suuo sguardo era perso nel vuoto e la sua
mente fluttuava in un mare di emozioni dolci e stridenti. Improvvisamente si rese
conto - Si, va bene ma questo tuo fidnanzato sa dove si trova Sephie ...
Sephyroth?
- Non lo so, ma se mi accompagnate da lui gllielo possiamo chiedere
Sguardo diarmante, abbigliamento ridotto ai minimi termini, una splendida fanciulla
si avvicino' al gruppo e fu subito chiaro che sarebbe stato difficile negarle
qualcosa.
- E tu chi diavolo sei? - domando' Red
- Mi chiamo Tifa, Tifa Lockhart.
- Ma com'e' che tutti devono andare al Northern Continent? - chiese Cid
- Io devo raggiungere Cloud, un vecchio amico - prsegui' Tifa - Soffre di amnesia e ho
paura che possa essere in pericolo. E' andato a cercare Sephyroth nella speranza
che lo aiuti a recuperare la memoria.
- La memoria? - domando' Barret
- Si - continuo' la ragazza - Cloud e' convinto di avere servito sotto Sephyroth, ma non
e' vero e ....
- Il mio fidanzato invece ha servito sotto Sephyroth; lui si che e' un eroe - la interruppe
Aeris
Vincent si fece avanti - Devo assolutamente parlare con questo Sephyroth
- Perfetto! Allora mi accompagnate al Northern Continent - esclama Tifa
- Ma da quando facciamo servizio taxi? - Red era un po' alterato - E poi cosa avra' mai
questo Sephyroth che tutti lo cercano?
- Ricchezze inimmaginabili - ribatte' Tifa - e, se non sbaglio, voi siete stati alleggeriti
parecchio a Gold Saucer
- Vedo che le notizie qui circolano in fretta - disse Cid
- E poi Sephyroth picchia le donne - l'uscita di Aeris lascio' tutti a bocca aperta
- Se son tutte come te non posso dargli torto - disse Red in tono sarcastico -
Comunque e' vero, siamo piu' al verde di una foresta, quindi io propongo di andare a
cercare questo Sephyroth
- E poi non possiamo mica lasciare libero uno che picchia le donne - Barret era cosi'
ingenuo a volte
- Allora e' deciso! Si va a cercare Sephyroth - concluse Cid - Se partiamo adesso
dovremmo essere al Northern Continent per le prime luci dell'alba
- Voi andate avanti - si affretto' a dire Aeris - Noi ragazze andiamo ad incipriarci il naso
e vi raggiungiamo subito
La scusa era davvero banale, ma nessuno di loro aveva molta esperienza di
psicologia femminile ... quasi nessuno.
- Complimenti cara, con la storia delle ricchezze di Sephyroth si sono convinti
definitivamente. Gli uomini non capiscono nulla!
- Hem ... si. Se mi ci metto so essere piuttosto convincente, ma non credo dipenda
dalle mie doti oratorie. La tua uscita invece non ha impressionato nessuno.
- Beh, forse non sara' vero che Sephyrot picchia le donne - mormoro' Aeris - ma io
vorrei tanto essere picchiata da lui.
- Ma tu non sei fidanzata con Zac?
- Si, ma Sephyroth e' paragonabile ad un Dio.
- Addirittura?
- Anche Vincent non e' per niente male. Ha quel tanto di mistero che lo rende
affascinante. Ho tentato in tutti i modi di farmi notare da lui, ma senza risultato.
Eppure io piaccio molto agli uomini. Probabilmente e' gia fidanzato e fedele.
- Mmhh .... quello non mi sembra il tipo che si lega ad una donna. Fossi in te starei
attenta, secondo me ha qualcosa di strano.
Gongaga era un villaggio sperduto in mezzo alle montagne e un soffice strato di neve
lo copriva per dodici mesi all'anno. I suoi abitanti non conoscevano molto del mondo
esterno. Il bosco faceva da confine naturale e chi vi si era addentrato troppo non era
piu' tornato indietro per raccontarlo.
Ora si trattava solo ditrovare Zac ... o Cloud ... o Sephyroth.
Qualcuno, non ricordo chi, ha detto che una notizia un po' originale non ha bisogno di
essere pubblicata su un giornale per diffondersi. Allo stesso modo non fu difficile
avere informazioni dagli abitanti del villaggio; l'arrivo di un forestiero era un evento
davvero memorabile. Fecero un vero identikit di due giovani stranieri che senza
dubbio erano Zac e Cloud. Avevano preso la strada per il bosco, cosa che fecero
anche i nostri eterogenei compagni di viaggio.
I due giovani non si erano accorti di nulla. Cloud non avrebbe potuto. Stava piangendo
a dirotto tra le braccia di Zac. L'amico stava cercando di calmarlo, ma senza
risultato.
- Ciao tesoro - esordi' Aeris.
A quel punto Zac si rese conto - Aeris! Cosa ... cosa ci fai qui?
- Cosa ci fai tu qui. Non avevamo un pappuntamento a Gongaga?
- Si, tre giorni fa . Sei un po' in ritardo, non ti pare? E poi .... Tifa! Ci sei anche tu?
Quanto tempo .... ma cosa ci fate con tutta questa gente?
Aeris comincio' - Vedi tutto e' cominciato quando gli uomini del presidente mi hanno
rapita, ma poi mi hanno abbandonata in mezzo al deserto finche' non ho incontrato
Cid e i suoi amici e ....
Zac la interruppe - Si, va bene, me lo racconti un'altra volta.
- Come sta? - chiese Tifa avvicinandosi a Cloud. Ancora non aveva smesso di
piangere.
- E' ossessionato dall'idea di Sephyroth e dei Soldier. Ho cercato di spiegargli che
non si e' mai arruolato, ma non so cosa sia in grado di capire ora. Quell'uomo per lui
e' un Dio.
- Effettivamente ... - commento' Aeris con un filo di voce
- Aeris, per favore - la rimprovero' Zac.
In quel momento si fece avanti Vincent - Tu sai dov'e' Sephyroth? - chuiede.
- Si, da qualche parte vicino al Northern Crater. Io sono Zac e tu?
- Io sono Vincent, Vincent Valentine.
- Lieto di conoscerti Vincent Valentine. Co ... cos'hai fatto al braccio?
- E una cosa di cui non mi piace parlare.
- Scusa se mi sono permesso di chiedere.
- Figurati, ormai mi sono abituato. Non devi scusati.
- No, assolutamente, insisto per scusarmi.
- Ma no ....
- Allora, avete finito i convenevoli? - Red era impaziente.
- Nana', un po' di paziena - intervenne Cid - allora se siete tutti d'accordo andiamo con
l'HIghwind al Northern .... Northern che?
- Northern Crater - precisa Zac.
tutti sono d'accordo, tranne Aeris - Un momento tesoro, non ti stai dimenticando
qualcosa?
- ....? - Zac
- Su, fai un piccolo sforzo. Io .. te .. la spiaggia ..
- ....? - Zac
- Sei incredibile! Dovevamo andare a Costa del sol e te ne 6 dimenticato. A me non
importa nulla delle vostre questioni con Sephyroth.
- Amore, adesso e' piu' importante aiutare Cloud. In vacanza ci andremo un'altra volta.
Aeris stava per ribattere qualcosa quando Cloud alzo' la testa e lancio' un urlo che
non aveva nulla di umano. Dopotutto non era per niente male quel ragazzo, forse
aveva solo bisogno di un po' di conforto femminile. Gli si avvicino' - Povero ragazzo,
cosa ti e' successo? Di' ad Aeris cosa ti preoccupa.
- Aeris! Piantala di provarci con tutti quelli che respirano. Non vedi che sta male? - Zac
conosceva bene la sua fidanzata - Qualcuno mi aiuti a trasportarlo all'Highwind.
Quando si dice il caso! Nel cielo soprastante il Nortehrn Crater stava volando proprio
la nostra terribile creatura.
- Sssenti Ssephie, non potremmmo prenderci un po divvacanze? Sono stufa
diattaccare iggnnari viaggiatori solo perche' altrimenti tupperdi la faccia.
- Haarrgg! Ti ho detto 1000 volte di nonchiamarmi con quel nome - disse pestando i
pieidi - Anch'io sono stufo, ma non e' colpa mia se mi hanno dato il ruolo del cattivo.
Lamentati con quelli del casting.
Nonostante i tacchi, le ciglia finte e una strizzatissima guepierre in pelle nera che si
intravedeva sotto il mantello, Sephyroth incuteva ancora un certo timore.
- Gguuardda, staaarrivando qualcuno. Speriamo che non mivvedano. Io
midddefilo.
- Vai, vai - disse Sephyroth con voce teatrale e facendo un gesto solenne come per
allontanarla - ci vediamo dopo.
Invece, neanche a dirlo, sull'Highwind avevano notato tutti quella gigantesca creature
e l'avevano seguta nella speranza che li conducesse da Sephyroth.
- Hei lassu', sono il potente Sephyroth. Venite qui se avete coraggio, sono pronta a
combattere fino alla morte.
Questa frase di solito faceva un certo effetto. La gigantesca Masamune volteggiava
nell'aria come la mazza di una majorette.
- E' Sephyroth - l'esclamazione fu generale - lo abbiamo trovato.
Atterrarono li' vicino e scesero per vedere finalmente questo fantomatico individuo. ...
tutti meno Vincent, che resto' in disparte cercando di non farsi notare. Strano uomo
davvero.
Come al solito Aeris apri' bocca per prima
- Ciao, io sono aeris. Ma quanto sei alto? Che capelli stupendi . Come fai a tenerli
cosi' lunghi e cosi' curati? Mamma mia quanto e' lungo il tuo spadone. Me lo fai
vedere?
- Basta tesoro, mi fai venire il mal di testa. Se qualcuno non la fa tacere, giuro che la
trapasso con la spada... Ma guarda un po' chi si vede, Zac Steel.
- Ciao Sephyroth.
- Non ci posso credere, c'e' anche Cloud Strife. Senti dolcezza, non ce l'avrai ancora
con me per quel fendente ben assestato? Dopo tutto tu mi hai gettato nel lifestream.
Hai idea di come si sono ridotti i mei capelli dopo il volo nel reattore? Ci sono voluti
anni per farli tornare all'antico splendore.
- Sephyroth - era la prima parola di senso compiuto che Cloud pronunciava da
quando Zac lo aveva trovato.
- Sta male - spiego' Zac - Non vuole accettare il fatto di non essersi arruolato nei
Soldiers. Dice che non ci credera' mai, a meno che non glielo dica tu.
- Senti dolcezza, tu sei un ragazzo molto coraggioso e io sarei stato fiero di averti con
me, sotto il mio comando, ma qulla sgualdrinella si stava tr .... hem, la segretaria
dell'ufficio arruolamenti quel giorno non si sentiva tanto bene, cosi' ha chiuso l'ufficio
prima. E' per questo che non ti sei potuto arruolare.
- Davvero? Allora non sono un vigliacco. Non e' stata colpa mia.
- Ma cosa ti viene in mente? Il potente Sephyroth non direbbe mai una bugia ad un
ragazzo cosi' carino.
- Evviva - Cloud stava letteralmente saltando dalla gioia - Non sono un vigliacco -
Prese le mani di Sephyroth e comincio' a fare un girotondo - Sono coraggioso! Sono
coraggioso!
Poi gli salto' letteralmente in braccio urlando a squarciagola - Grazie! Grazie!
Grazie!
"Pero' - penso' Sephiroth - carino il ragazzo. Ha certi muscoli ....."
- Ora scendi dolcezza, non sei esattamente io mio tipo.
- Ma non era cattivo questo Sephyroth? - domando' Cid
- Purtroppo mi hanno dato la parte del *bad guy*, ma io non sono cosi'. Sono dolce,
affettuosa e gentile. Anche ultima e' un amore di mostriciattolo. Sapeste quanta
compagnia mi fa. Ultimaaaa. Ultimaaaaa. Vieni che sono amici, non dobbiamo
assalirli.
Ultima arrivo' e vennero fatte le presentazioni. A quel punto tutti notarono l'assenza di
Vincent.
Vi ... Vincent? - mormoro' Sephyroth con un filo di voce - Vincent Valentine?
- Si Sephye, sono proprio io - Vincent era apparso dal nulla.
L'espressione di stupore sul volto di Sephyroth si era tramutata in un mezzo sorriso
per volgere poi decisamente al triste.
- Vinnie baby.
- .........
- Co ... cos'hai fatto al braccio?
- E' una cosa di cui non gli piace parlare - risposero tutti in coro
- Nessuno meglio di te dovrebbe saperlo - risponde Vincent
Ora lo sguardo di Sephyroth era quello di un bambino colto sul fatto mentre sta
rubando la marmellata e cerca di fare gli occhi dolci per intenerire chi lo ha
scoperto.
- .......
- Sei stato tu a consegnarmi nelle mani di Hojo ... o te ne sei gia' dimenticato?
- Hem .... amor... Vinnie baby ....
- Piantala di chiamarmi con quel nome!
Sephyroth si era avvicinato a Vincent e lo guardava con due occhioni da cane
bastonato.
- Ero geloso da morire. Quando Lucrecia ti guardava in quel modo, io ... io ... perdevo
la ragione.
- Ma senti un po' che coraggio - lo rimprovera Vincent - proprio tu che ci hai provato
con tutti i Turks tranne Elena.
- Quella sciacquetta! Non aveva occhi che per te. E anche Lucrecia. E tu non facevi
nulla per scoraggiarle .... mi hai fatto soffrire.
- Mai quanto ho sofferto io quando mi hai consegnato nelle mani di Hojo. Credeva
davvero che avessi una storia con sua moglie. In effetti aveva ragione, ma tu ... lo
sapevi che per me nessuno era piu' importante di te. Le altre donne non le ho mai
amate, erano solo un piacevole diversivo.
- Sei senza cuore. Hai anche il coraggio di confessarlo che sei stato con loro.
- Visto che siamo in vena di ricordi, perche' non racconti di quella volta che ti ho
beccato tra le braccia di Reno con addosso solo .... beh, lo sai, te l'avevo regalata
io.
- ......
- Ma ora non ha piu' importanza. Ho sognato questo momento 1000 volte. Lo sai che
sono venuto per ucciderti, vero?
- Hojo mi aveva giurato che non ti avrebbe fatto del male. Mi aveva detto che
conosceva un modo per farti allontanare da Lucretia.
- O forse era il contrario, voleva allontanare lei da me. Quante donne credi che
sopportino la vista di questo artiglio senza che il disgusto e il ribrezzo compaiano sul
loro volto?
- Ma non e' possibile, sei un uomo cosi' affascinante! - Aeris difficilmente rinunciava al
piacere di dire qualcosa.
- Aeris per favore .... - intervenne Zac
Il volto di Sephyroth si illumino' - Davvero? Mi stai dicendo che non ti si fila piu'
nessuna? Ma e' magnifico ... hem, cioe', mi dispiace per te.
Poi scosto' il mantello. Il suo fisico possente fece la comparsa all'interno di una
strizzatissima guepierre. Un brivido percorse la schiena di Vincent. Non voleva
provare certe cose e al tempo stesso non poteva evitarlo. Sephyroth gli prese l'artiglio
fra le mani:
- A me non importa di questo se ora puoi essere solo mio e di nessun'altra.
Vincent stava cedendo. Per anni il suo unico desiderio era stato la vendetta, ma ora
guardava Sephyroth negli occhi e non riusciva a provare odio. L'istinto prevalse sulla
ragione o, se preferito la carne ebbe la meglio sullo spirito. In fondo era solo un
uomo e non si era votato al sacrificio. Perche' rinunciare a qualche piacevole
momento? Avrebbe fatto i conti con la sua coscenza in un'altra volta.
- Se provi solo a posare gli occhi su un altro uomo ti riduco tutto il guardaroba in
brandelli cosi' piccoli che ti ci vorra' la lente di ingrandimento per vederli - intimo' a
Sephyroth.
- Si amore prometto. Lo sai che non posso negarti nulla se me lo chiedi con quel
tono.
Red aveva gli occhi lucidi, Barret si staVA soffiando il naso da 10 minuti.
- Nana', che fai? Piangi? - domando' Cid.
- No ... no... mi e' entrata un po' di povere negli occhi.
- Ma che quadretto commovente - Aeris ora cominciava ad essere un po' stufa. Aveva
capito che tanto non c'era possibilita' alcuna ne' con Vincent ne' con Sephyroth. - tutto
e' bene quel che finisce bene. Ma non mi ricordo piu' cosa fa l'ultimo .... Ora possiamo
andare in vacanza tesoro?
- Un momento - intervenne Red - Mi sembra che stiamo dimenticando qualcosa. Noi
siamo venuti qui per l'oro e i diamanti
- Non ci avrete mica creduto - ribatte aeris sarcastica - Era solo una scusa per
convincervi a portarci qui.
- Brutta @#* che non sei altro ....
- Scusate se vi interrompo, ma di cosa state parlando? - domanda Sephyroth.
- Le ragazze ci hanno fatto credere che sei pieno di tesori e noi siamo venuti per
quelli, non certo per loro - risponde Cid.
- Effettivamente sono ricca ... ricca ... ricca. Ho cosi' tante ricchezze che non so cosa
farci. Assalire turisti indifesi hai suoi bei vantaggi.
- Che bello! Adesso possiamo andarcene Zack? - Aeris era proprio senza
ritegno.
- Si tesoro, *noi* ce ne andiamo, ma tu non vieni. Naturalmente se siete tutti
d'accordo.
Erano tutti d'accordo. Sephyroth, che era avvinghiato a Vincent come una piovra,
domando' a Cid:
- Senti, Ultima puo' venire con noi? Siamo insieme da tanto tempo e non vorremmo
separaci.
- Ma certo che puo' venire. Saremo degli opportunisti, ma un cuore lo abbiamo anche
noi ... Ragazzi cosa ne dite se ora facciamo rotta per Gold Saucer? Dopo tutto quello
che ci e' capitato un po' di riposo e di divertimento ce li siamo proprio meritati.
La proposta venne salutata con un coro di si e l'Highwind riparti' con tanto di mostro
al seguito. Appena sotto c'era qualcuno che si stava agitado:
- Hei aspettate. Non potete lasciarmi qui. Zac sei un maledetto @#* ... Giuro che te la
faccio pagere cara.... Aiutoooooo!!!!