L'incantatore
<Il mio nome...>
...
<Il mio nome vola sospeso nel nulla, è nella bocca di tutti, è in ogni parola...>
- Aerith sentì nascere dal profondo, all'interno del corpo, un sentimento che mai aveva provato, un calore che gli premeva dentro, forte più che mai, e che voleva uscire... -
<...Cloud?..> - mormorò -
<No, ragazza, sono solo la sua immagine, riflessa nel tuo cuore; sono la tua anima, e quella di ognuno di voi...>
<Come?>
- Disse lei, e mentre pronuciava quell'ultima sillaba, sentì la voce mancarle, il respiro che se ne andava per sempre... -
<.....>
- Ora le sue frasi non esistevano più, i suoi pensieri, le sue sofferenze... -
- C'era solo pace, e nella mente sentiva le parole del ragazzo: -
<Non voltarti indietro, lascia ciò che ti ha fatto soffrire...
Fidati di me, ti prego...>
.....
<Fidati di me...>
Poi la voce scomparve.
Tutto scomparve. Era tutto finito, quell'incanto, quella musica dolce, ma la pace continuava.
D'un tratto, ecco giunger la sofferenza totale.
<Voglio essere liberaaa !!!>
- Gridò -
<Rivoglio la vita, quella che tanto crudelmente mi è stata tolta, quella che brutalmente ho perso, senza nemmeno accorgermene !!!>
Per la prima volta, vide in negli occhi dello straniero, così fissi, freddi e caldi allo stesso tempo, un fremito.
E si ritrovò sola, in un sonno che non riusciva a domare, denso, dal quale non riusciva a scappare.
Aerith non si era fidata...
<Rimarrò vicino a te, anche se non mi vuoi...>
Una carezza le sfiorò la guancia, delicata e fresca, lieve.
E finalmente capì.
Capì perchè i suoi ochhi avevano il colore del cielo,
i suoi capelli erano come il mare,
il suo odore come tutti gli odori del mondo...
La sua voce, le sue parole, come il vento,
da cogliere al volo, in un istante,
dolci come l'amore,
fredde come la solitudine
che infestava i suoi ultimi giorni.
<Non lo so, chi sono, ma ti amo>
- Disse -
E la lasciò, sola.....